Pedalando per le piste ciclabili di Roma – il Vlog di Cristina Galardini
Il nostro percorso inizia da via prenestina altezza villa gordiani un parco archeologio di Roma situato presso il terzo miglio della via prenestina. Contiene i resti di una vasta villa patrizia tradizionalmente identificata con quella della famiglia imperiale dei gordiani.
il complesso è citato dalle fonti antiche secondo la historia augusta aveva un portico di 200 colonne.
oltre alle altre strutture come le basiliche e le fonti antiche ricordano le terme come tra le più belle di roma e senza eguali nell’impero. Lungo il percorso attraversiamo largo preneste dove si trova il sepolcro di largo preneste un edificio sepolcrale costruito tra il 2o e il 3o secolo dopo Cristo.
Costeggiamo lateralmente il pigneto, un’area urbana che si estende a mo di triangolo isoscele da piazza labicano tra le vie prenestina casilina e di acqua bullicante.
Durante la seconda guerra mondiale il Pigneto di composizione sociale popolare come San Lorenzo fu molto attivo nell’anti fascismo e come questo subì i bombardamenti alleati del 1943 e del 1944.
Il 20 dicembre 2003 viene trovata in una cantina sita in via raimondo montepuccioli 3 il covo delle nuove brigate rosse.
Negli ultimi anni grazie anche alla relativa vicinanza con l’università degli studi di Roma La sapienza ed essendo quindi abitato da molti studenti fuori sede è diventato uno dei centri più ferventi della movida della capitale.
Arriviamo a porta maggiore una delle porte nelle mure aureliane di Roma si trova nel punto in cui convergono 8 degli 11 acquedotti che portavano l’acqua alla città, nella zona che per la vicinanza al vecchio tempio dedicato al 477 ac alla dea speranza veniva chiamata ad Spem Veterem.
Giriamo in direzione piazza vittorio sita nel rione esquilino con quasi 10.000 metri quadrati in più di piazza San Pietro, è la piazza più vasta di Roma
Al centro della piazza di stile umbertino nacque spontaneamente fin dagli ultimi anni dell’Ottocento, un grande mercato all’aperto, soprattutto, ma non solo, di generi alimentari. Nell’immediato dopoguerra nei portici che circondano la piazza stazionava una miriade di bancarelle che vendevano le più svariate merci: dal tabacco sfuso ai pezzi di ricambio per le biciclette com’è rappresentato nel film Ladri di biciclette di Vittorio De Sica.
Il mercato rimase in attività fino agli anni novanta, molto frequentato dai romani, provenienti anche da altri quartieri, per la convenienza dei prezzi praticati, e anche da turisti a caccia di folclore.
A seguito della ristrutturazione della piazza e degli spazi circostanti iniziata negli anni ottanta, fu costruito un nuovo mercato coperto denominato “Nuovo mercato Esquilino”.
Per goderci un momento di riposo ci lasciamo scivolare giù per la lunga discesa di via cavour una via di Roma che da Piazza dei Cinquecento conduce verso via dei Fori Imperiali.
Il tracciamento della via nasce come asse di collegamento tra la stazione Termini e i Fori Imperiali e fu realizzata a partire dal 1880 fino agli anni 10 del ‘900, sui portoni di molti palazzi, sono ancora oggi leggibili le date degli anni di costruzione.
Arriviamo ai fori imperiali una delle più scenografie strade di Roma aperta nel 1932 con il nome di via dell’impero. prende la sua attuale denominazione dai resti monumentali dei fori di Cesare, di Augusto, minerva, della pace e di traiana che si possono ammirare percorrendola.
Collega piazza venezia con il colosseo che ne costituisce il traguardo visivo è alberata a pini domestici i caratteristici pini di Roma. Oltre che sui fori imperiali la via si affaccia su altri celebri monumenti romani. sulla basilica di massenzio, sul foro romano, sui mercati traianei, sulla torre delle milizie, sulla casa dei cavalieri di Rodi e sul lato orientale del Vittoriano.
Percorsa metà della via alla nostra destra si erge lo spettacolare colosseo. originariamente conosciuto come Amphitheatrum Flavium situato nel centro della città di Roma, è il più grande anfiteatro del mondo. In grado di contenere un numero di spettatori stimato tra 50 000 e 87 000 unità, è il più importante anfiteatro romano, nonché il più imponente monumento dell’antica Roma che sia giunto fino a noi. Inserito nel 1980 nella lista dei Patrimoni dell’umanità dall’UNESCO,
Oddio non abbiamo preso le chiavi! No scherzo. 😁