Pedalando per le piste ciclabili di Roma – il Vlog di Cristina Galardini
Come sempre, se non hai visto l’episodio precedente a questo, ecco qui il link.
La nostra tappa di oggi si snoderà tra L’Isola Tiberina e il gazometro per finire alla Piramide Cestia. L’isola tiberina è un’isola fluviale nonché l’unica isola urbana del Tevere, nel centro di Roma. Nella Forma Urbis di età severiana viene riportato con la definizione di “inter duos pontes”: è infatti collegata alle due rive del Tevere dal Ponte Cestio e dal Ponte Fabricio.
La leggenda vuole che l’isola si sia formata nel 510 a.C. dai covoni del grano mietuto a Campo Marzio, di proprietà del re Tarquinio il Superbo, gettati nel Tevere al momento della rivolta che ne causò la cacciata. Alcuni studi moderni, però, proverebbero che l’isola ha origini molto anteriori all’evento. Poco coinvolta nelle vicissitudini della città, per questa ragione ospitò il tempio di Esculapio, dio della medicina, il cui culto fu introdotto nel 292 a.C. in seguito ad una pestilenza.
incontriamo un gatto sulla nostra strada, gli abitanti a 4 zampe di Torre Argentina, della piramide e perfino della periferia della città sono ormai un simbolo della capitale entrati a pieno titolo nell’immaginario collettivo. basti pensare ai calendari e cartoline che ritraggono i felini al sole su qualche monumento, su una panchina o cornicione che vanno a ruba nelle librerie o nelle edicole. L’itinerario sul Tevere rappresenta una delle dorsali principali di supporto al sistema di rete locale di mobilità all’interno dei quartieri cittadini. dopo un lungo tratto che costeggia la zona di Porta Portese si passa sotto il ponte di testaccio, quello ferroviario e infine a quello dell’industria sotto il quale confluisce una rampa proveniente dal lungotevere degli artigiani. da questo punto si vede l’ex gazometro con la vecchia area industriale.
Il Gazometro (conosciuto anche come Gasometro e Luxometro) è stato il gasometro più grande d’Europa ed è sito nel quartiere Ostiense di Roma.
Costruito dalla società genovese Ansaldo tra il 1935 e il 1937 per conto della Società Anglo-Romana per l’Illuminazione di Roma col Gaz ed altri sistemi], è diventato con il passare degli anni un simbolo indiscusso del X quartiere romano, rappresentando un esempio importante di archeologia industriale.
Dopo la dismissione, il gasometro vero e proprio, ossia il gigantesco cilindro cavo che conteneva il gas, è stato rimosso; quel che si vede oggi è la struttura metallica che lo circondava.
adiacente al quartiere ostiense troviamo Testaccio il ventesimo rione di Roma,
Il nome deriva dal cosiddetto “monte” una collina artificiale alta 35 metri formata dai cocci e detriti vari, accumulatisi nei secoli come residuo dei trasporti che facevano capo al vicino porto di Ripa grande.
Fino alla bonifica e alla riorganizzazione urbana iniziata dopo il 1870, che destinò questo territorio e quello lungo la via Ostiense fino alla basilica di San Paolo ad attività industriali e di servizi “pesanti” la zona, che pure era dentro le mura, era popolata da contadini poveri e pastori, soggetta alle alluvioni del Tevere e infestata dalla malaria, che cominciava alle porte di Roma.
Lo spazio tra il monte dei cocci e le mura era ad uso pubblico, e chiamato «i prati del popolo romano», e i Romani “di città” la frequentavano per diporto: per loro i prati del Testaccio erano destinazione tradizionale delle gite di pasquetta e delle ottobrate.
percorrendo il tratto di ciclabile di Via Marmorata arriviamo alla Piramide Cestia una tomba romana a forma di piramide di stile egizio costruita a Roma tra il 18 e il 12 a.C. come tomba per Gaio Cestio Epulone, è in calcestruzzo, con cortina di mattoni e copertura di lastre di marmo di Carrara; è alta 36,40 metri e si leva su una piattaforma di cementizio.
La piramide fu costruita in soli 330 giorni, forse anche meno. Infatti Gaio Cestio dispose espressamente nel suo testamento che gli eredi gli innalzassero il sepolcro piramidale entro tale termine, pena la perdita della ricca eredità, come ricorda l’iscrizione scolpita sul fianco orientale del monumento
Ma ha registrato la telecamera?