Pedalando per le piste ciclabili di Roma – 4a puntata

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Pedalando per le piste ciclabili di Roma – il Vlog di Cristina Galardini

Non hai visto le puntate precedenti? No problem, ecco qui il link all’archivio

Per la tappa di oggi scelgo di intraprendere solo una parte di un percorso bellissimo e storico come quello dell’appia antica. Inizierò da Porta San Sebastiano e vi condurrò con me per l’antica Roma.

Porta San Sebastiano è la più grande e tra le meglio conservate delle porte nella cinta difensiva delle Mura Aureliane di Roma.

Il nome originario era Porta Appia perché da lì passava la via Appia, Solo dopo la metà del XV secolo è finalmente attestato il nome che conserva ancora oggi, dovuto alla vicinanza alla basilica e alle catacombe di San Sebastiano

La via Appia Antica di Roma è una delle strade romane più antiche di tutto l’impero ormai decaduto che collegava Roma a Brundisium (Brindisi), porto tra i più importanti dell’Italia antica, da cui avevano origine le rotte commerciali per la Grecia e l’Oriente.

La via Appia e tutte le cose da vedere lungo il percorso fanno parte del parco regionale Appia antica, un parco immenso che dal centro di roma arriva fino a territori di Ciampino e Marino. Il nostro primo stop è alle Catacombe di San Callisto che fanno parte del cosidetto complesso Callistiano un’area di circa 30 ettari compresa tra la via Appia Antica, la via Ardeatina e la via delle Sette chiese e ospita diverse aree funerarie e catacombali. 

La via Appia Antica è stata costruita nel 312 ac dal console Appio Claudio ed è da sempre considerata la regina viarum ovvero la regina delle strade è universalmente ritenuta, in considerazione dell’epoca in cui fu realizzata (fine IV – III sec. a.C.), una delle più grandi opere di ingegneria civile del mondo antico per l’enorme impatto economico, militare e culturale che essa ha avuto sulla società romana.

Continuando il percorso il secondo sito archeologico più famoso che si incontra è la Villa di Massenzio, il suo circo che poteva ospitare fino a 10.000 visitatori, una villa che oggi è andata quasi totalmente distrutta. L’accesso è libero ma dovendo lasciare la bicicletta all’esterno non me la sento di proseguire senza. Simbolo della potenza e dello splendore dell’antica Roma, oggi di quello splendore restano solo qualche rovina e tomba e molti piastroni originali della via.

Proseguiamo per la tomba castello di Cecilia Metella perchè si chiama tomba ma davanti a voi troverete un castello. Questo antico palazzo con quella che sembra un’ immensa torre in realtà è la tomba. Un immenso mausoleo in onore di Cecilia Metella

figlia di un console romano costruito sullo stile del mausoleo di Augusto. Il palazzo accanto invece è un antico castello medievale costruito li da papa Bonifacio VIII. Pedalare sull’Appia Antica vuol dire fare un salto nel passato, dritti nell’antica Roma tra rovine di lussureggianti ville romane illustri torme e kilometri e kilometri di catacombe. 

Oggi i basoli sono rimasti solo in alcuni tratti, per percorrere l’appia antica in bicicletta ci vorrebbe una buona mountain bike specie per i tratti più impegnativi. Quando l’appia antica fu ideata lo scopo di tale di comunicazione via fu subito chiaro a tutti collegare Roma a Capua con un filo diretto senza deviazioni, così per i primi 90 km fino a Terracina appariva come un infinito rettilineo di basoli. 

Vivere il percorso dell’appia Antica in bici o se volete a piedi è un’esperienza emozionante e unica al mondo. Resti storici e l’ombra dei pini marini e dei cipressi che lambiscono la strada.

Ricordami? solo 7 erano i colli di Roma, a me sembra tutta una salita.

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