Pedalando per le piste ciclabili di Roma – il Vlog di Cristina Galardini
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Nel nostro percorso di oggi attraverseremo anche castro pretorio. Il rione ha una maglia viaria di stampo chiaramente piemontese con strade diritte e non troppo larghe a schema ortogonale.
Tale urbanistica ottocentesca è riscontrabile soprattutto nella parte del rione compresa tra via XX Settembre, viale Castro Pretorio, via del Castro Pretorio e il lungo rettifilo via Volturno-via Marsala, con centro nell’ampia Piazza dell’Indipendenza.
Punto focale di questo spicchio di rione, da cui a raggiera si diparte un reticolo di strade secondarie alle quali sono stati dati nomi che ricordano le località in cui si sono svolte le guerre d’indipendenza italiane.
Questa è la zona più popolata del rione, in cui convivono urbanisticamente villini a due piani ridotti quasi tutti ad alberghi e residence, palazzi umbertini adibiti ad abitazioni, uffici e alberghi più o meno lussuosi, questi ultimi con lo scopo di ospitare il grande numero di turisti provenienti dalla vicina stazione Termini.
La parte più monumentale del rione, quella più “internazionale” per via del grande flusso di turisti, è ovviamente piazza della Repubblica (con via Nazionale, il quadrivio delle Quattro Fontane e Via Cavour, importanti arterie di collegamento sia pedonale che veicolare tra la stazione e il centro storico, meta più ambita di ogni turista.
L’itinerario lungo via Nomentana non può che partire da quella che è forse una delle opere meno conosciute di Michelangelo Buonarroti Porta Pia. Una delle porte delle Mure Aureliane disegnata dal grande artista negli ultimi anni della sua vita.
Proprio all’inizio della via di fronte alla porta si stagli la statua in onore dei bersaglieri che riportarono all’Italia la città di Roma.
Grazie alla battaglia cosidetta Breccia di Porta Pia avvenuta il 20 settembre 1870, quel giorno il tratto di mura attigua alla porta urbica fu lo scenario del combattimento tra le truppe del regno d’ Italia e quelle dello stato pontificio, tale battaglia segnò la fine dello stato della chiesa e l’annessione di Roma all’Italia, la quale potè cosi completare la sua unificazione.
2 curiosità: la decorazione del lato della porta all’interno della città, realizzata da Michelangelo, ricorda una bacinella con un asciugamano intorno e un sapone al centro. La leggenda vuole che si tratti di uno scherzo dell’artista, che in tal modo voleva ricordare l’origine di papa Pio IV, un Medici che non apparteneva alla nota famiglia fiorentina, ma che pare discendesse da una famiglia di barbieri milanesi.
Inoltre, sotto la finestra destra della stessa facciata è stato grossolanamente scolpito un mascherone ghignante, incompiuto, con le ali uncinate (in cui il popolo romano ha voluto riconoscere lo stesso Michelangelo), mentre sotto l’altra finestra c’è un masso appena abbozzato: potrebbe trattarsi di una prova della fretta con cui vennero conclusi i lavori.
Alla breccia di Porta Pia è dedicato uno dei primi film italiani: “La Presa di Roma”.
Roma è una grande città a volte un pò troppo caotica per rendersi conto dei numerosi tesori di cui ogni suo angolo è pieno zeppo, infatti la città eterna non è solo Colosseo, Piazza di Spagna e Vaticano, per esempio c’è la via Nomentana dove fare una bella passeggiata in bicicletta in una giornata di sole potrebbe stupirvi.
Il percorso in bicicletta lungo questa antica via consolare potrebbe farvi scoprire tantissimi luoghi storici e affascinanti che vi aiuteranno ad avere di Roma un’idea molto meno stereotipata. Incredibile come davanti ai nostri occhi troviamo una scultura che presto verrà esibita al Macro, a tal proposito non possiamo non mostrare la nostra opera d’arte, la Pmzero Wellness bike che ci sta accompagnando il tutto nostro percorso.
È grazie a lei se è cosi piacevole attraversare questa lunga pista ciclabile. Poco lontano da questa fantastica testimonianza storica è possibile visitare il nuovo Macro una struttura museale moderna che ospita numerosissime iniziative e mostre d’arte di caratura internazionale che non bisognerebbe perdere se in vacanza a Roma.
Oltre alla storia e l’arte contemporanea uno dei grandi piaceri che può regalare una lunga passeggiata in via Nomentana è sicuramente il verde, a discapito dell’impatto che si ha con il traffico di questa via è davvero straordinario scoprire quanto verde può nascondersi ai suoi lati.
C’è villa mirafiori, oggi sede della facoltà di filosofia dell’università la sapienza, che offre alla vista del visitatore una bella architettura e un bar dove trovare ristoro e godere della vivacità di un lungo frequentato da giovani provenienti un pò da tutta Italia.
Tutta via nomentana è costellata da palazzi splendidi signorili che sono sede di ambasciate e consolati stranieri. Ma passeggiando in Via Nomentana non potete non restare esterefatti da due basiliche veramente uniche, Basilica di Aant’agnese fuori le mura e il Mausoleo di Santa Costanza. Il vero gioiello green che si affaccia su via Nomentana è Villa Torlonia.
Una splendida villa del 17o secolo la cui proprietà si è susseguita nei secoli tra le famiglie più ricche e facoltose della capitale che hanno trasformato quelli che erano dei campi agricoli in uno splendido parco, dove potere andare a fare jogging, assistere a mostre di alto livello, godere di un pò di relax e cosa decisamente curiosa visitare la Casina delle Civette.
Una sorta di minuscolo villaggio medievale che assomiglia a un rifugio alpino che ospita un piccolo museo omonimo a prima vista la sensazione è sbalorditiva perchè si tratta di un edificio nordico inserito nel contesto di una villa romana.